


Il 27 marzo 2013 nasce per volontà di Gianfranco De Angelis, personaggio di esperienza e conoscenza profondissima del movimento del volontariato del Lazio, il COV – Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato. La fondazione del COV rappresenta la formalizzazione di un Raggruppamento di organizzazioni di volontariato di protezione civile che già da alcuni anni si era costituito spontaneamente per ottimizzare le risorse e le capacità operative, per raggiungere gli obiettivi comuni.
Se dovessimo individuare la nascita “di fatto” del nostro Coordinamento possiamo quindi tranquillamente collocarla a metà del 2010 quando, i legami costituitisi tra le Organizzazioni di Volontariato del Lazio durante l’intervento per il terremoto dell’Aquila, furono il catalizzatore per la nascita del primo embrione di Raggruppamento che affrontò con grande capacità sinergica tutti gli eventi catastrofici del 2012.
Il terremoto in Emilia-Romagna del 2012 fu il primo importante banco di prova e le organizzazioni del Raggruppamento lo superarono a pieni voti costruendo e gestendo per cinque mesi il “Campo Lazio” a San Possidonio. Il Campo Lazio è diventato un caso di studio nell’ambito della formazione per i campi di accoglienza, per l’efficienza e l’organizzazione ma anche per la cura e l’attenzione rivolta agli ospiti, le relazioni con l’amministrazione locale e con la DICOMAC.
L’alluvione di Montalto di Castro del novembre 2012 fu un’altra operazione di soccorso e superamento dell’emergenza, durata una settimana, fu brillantemente condotta dal raggruppamento e a quel punto non restava che formalizzare l’esistenza di questo Gruppo, nacque così il COV con il numero di Elenco Territoriale 44.
Il COV è una realtà forte e strutturata ne ha dato prova anche in un momento molto difficile della sua storia quando è venuto a mancare il suo Fondatore Gianfranco De Angelis. Poteva essere una fase critica ma i rapporti e i legami tra gli associati hanno consentito di non disperdere questo progetto, di superare questo evento e continuare il cammino.
Il terremoto di Amatrice – Accumoli ha messo alla prova il COV che anche in questo caso ha saputo svolgere al meglio i suoi compiti prima costruendo e gestendo il Campo di Accumoli (epicentro del sisma) e poi aprendo i campi più piccoli di: Poggio vitellino e Scai e successivamente gestendo il campo di Leonessa.
IL COV quindi nasce dai valori profondi che caratterizzano il volontariato di protezione civile, nasce tra donne e uomini che hanno storie di vita importanti in comune, che hanno affrontato gomito a gomito tragedie, calamità, lacrime e risate, freddo e caldo. Nasce per essere uno strumento al servizio di queste donne e questi uomini, per spingere la loro volontà di essere più forti, più capaci, più e meglio vicini a chi è in difficoltà, il COV è espressione piena del Volontariato di protezione civile.
Scrivere la storia del COV è scrivere il diario di un protagonista di tutte le calamità di cui si è occupata la protezione civile del Lazio in questi ultimi 20 anni.
Tutte le nostre Organizzazioni sono state costantemente impegnate in prima linea nell’ emergenza COVID 19, un evento mai verificatosi prima. Abbiamo assicurato il trasporto dispositivi di protezione individuale presso le strutture ospedaliere del Lazio, il supporto alla popolazione nei centri tamponi e negli hub vaccinali, abbiamo assicurato lo svolgimento democratico delle elezioni nel Lazio, abbiamo distribuito migliaia e migliaia di pacchi alimentari e medicinali, per due anni consecutivi.
L’emergenza Ucraina con le necessità di accoglienza e trasporto dei profughi giunti nella nostra Regione ha di nuovo chiamato all’azione il COV con tutte le sue Organizzazioni che ha strutturato prontamente un capillare servizio di squadre che hanno trasportato le famiglie verso le strutture regionali di accoglienza abitativa, verso gli ospedali generali e pediatrici per le necessarie cure mediche, ha organizzato la turnazione di volontari a supporto della sala crisi regionale per l’emergenza Ucraina, ha organizzato un servizio di interpretariato a disposizione della SOR.
Vale la pena di dire che questa enorme mole di attività è stata svolta contemporaneamente alle attività tipiche quali la campagna aib, l’assistenza alla popolazione per eventi ad impatto rilevante, e tuto quello che quotidianamente nei territori siamo chiamati ad affrontare.
La storia del COV è alla fine la storia di ogni singola organizzazione aderente, è la storia di ogni Presidente e di ogni volontario che vive e partecipa a questa grande famiglia condividendone i valori e dando il proprio personale e importantissimo contributo.